13 luglio 2005

Sempre sull'acqua

una riflessione: a volte definiamo leggere alcune acque che non lo sono poi così tanto, date uno sguardo all'etichetta della Panna, il residuo fisso non è proprio bassissimo eppure il sapore è quasi nullo, controllate anche quanto calcio e bicarbonato ha e poi il sodio... a me il tè fatto con la Panna non piace proprio!

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, ma oltre all'acqua minerale da supermercato conosci altri modi per ottenere una buona acqua? UNa mia amica mi parla dell'osmosi inversa con cui filtra l'acqua di casa... oppure mi vengono in mente qualle brocche con filtro... tu che ne dici?! Ne hai esperienza?
Ciao ciao

bibliotèq ha detto...

Sicuramente le brocche che eliminano parte del calcio ed altri elementi non sono male, la tua amica ha un filtro con membrana osmotica, niente male... però bisogna stare attenti al cloro che viene aggiunto alle acque da rubinetto, spesso passa! Guardate che acque da supermercato ne esistono di tutti i tipi e prezzi, troppo spesso sono care e non ne vale la pena ma ne esistono di ottime per il tè a prezzi bassissimi. Ovviamente usiamole per i tè importanti, per un aromatizzato va benissimo anche la brocca con il filtro o l'acqua del rubinetto lasciata decantare un pò.

Anonimo ha detto...

Io alla fine uso la Guizza, la Vitasnella o anche una certa Viva... però non sono d'accordo sul fatto che per gli aromatizzati non cambia molto. ma forse dipende dall'acqual particolarmente "trattata" del rubinetto di casa mia (Tor San Lorenzo NDR)

Andrea ha detto...

Mi hanno consigliato la Lauretana, che pare abbia il più basso residuo fisso d'Europa (relata refero, perché non l'ho mai vista né assaggiata). Vitasnella mi è parsa troppo incolore e di solito scelgo Levissima.
Ho interessante risposta data ad una mail che chiedeva proprio dei filtri per l'acqua da un amico chimico appassionato di tè. E' un po' lunga e conto di pubblicarla al più presto.
Mi piacerebbe avere le indicazioni delle analisi presenti sulle etichette, che ne dite di raccoglierle e fare unasorta di elenco pubblico?

Andrea ha detto...

Le meraviglie del web e l'importanza dell'informazione. Ma un'acqua toscana con residuo fisso di 17gr. per litro sarà da provare? Allucinante

bibliotèq ha detto...

Sulla questione acqua ci sarebbe veramente da studiare, io mi sto facendo un foglio excel con le inforamzioni che trovo su tutte le bottiglie di acqua: durezza, residuo fisso, ph e in più sodio, purtroppo non tutte le etichette sono complete. La questione residuo fisso mi lascia interdetto, quando lavoravo come degustatore per l'AssociazioneItaliana Sommeliers spesso ci venivano decantati i valori del residuo fisso, più alti erano migliore (sostenevano) era il vino, ossia con più struttura ( il contrario di quello che cerchiamo per il tè), eppure non era così, ci sono vini incredibili che hanno bisogno di residui bassi, basta pensare alla differenza fra un pinot nero ed un sangiovese...
Stessa cosa per il tè, secondo me ci sono tè che migliorano con acque un pò più "strutturate" e tè che hanno bisogno di acque molto neutre. Nella mia affermazione che negli aromatizzati non è così importante volevo sempplicemente dire che bisogna stare attenti a non cadere nella paranoia dell'eccesso, sicuramente anche per questi una buona acqua darà un miglior infuso.
Io non amo la vitasnella, come dicevo in un post precedente la mancanza di sodio è (secondo me ovviamente) una cosa negativa, basta pensare ad esempio ad una bistecca di altissima qualità...se la cuciniamo senza metterci un pò di sale sentiremo la metà dei sapori, se eccediamo il sapore diverrà piatto con una tendenza amara fastidiosa. Anche io uso la Guizza più che spesso ( anche il costo incide per chi beve tè in quantità tutti i giorni;-)).
Vi ringrazio per questa discussione che sta nascendo, la trovo estremamente istruttiva per me!!!

Anonimo ha detto...

Vorrei dare il mio contributo per la compilazione del foglio excel :-)
Io uso la Sant' Anna di Vinadio: residuo fisso mg/l 39,2 ; pH 7,4 ; anidride carbonica libera 2,5 ; bicarbonati 26,2 ; solfati 7,8 ; silice 5,2 ; sodio 0,9 ; calcio 10,5 ; nitrati 0,9 ; Fluoruri 0,04
Lo scarso contentuto di sodio penalizza anche i tè più banali, lo riconosco :-( Va benissimo se si cerca un' acqua neutra da bere.

bibliotèq ha detto...

Ho assaggiato un Lung Ching con la Sant'Anna, il colore risultava più brilante che con acque con residuo fisso intorno ai 170, il profumo più ampio e meno chiuso però al sapore gli mancava un qualcosina... anche per me il sodio andrebbe tenuto in considerazione, cosa che non si fa mai. Grazie per il tuo appoggio AB+. Da super appassionata di cioccolato come la metti con questo caldo? io quel poco che avevo lo sto mangiando ancora ma oramai il burro di cacao tende ad affiorare e quindi diventa un pò polveroso (alla faccia di chi dice che non gli succede nulla quando fa il "bianco"). Oramai va bene solo per cucinarci!

Anonimo ha detto...

Sono una grande bevitrice di tè neri e, purtroppo, conosco pochissimo il mondo dei verdi ( spero di rifarmi al più presto ! ). Ma anche ad una sprovveduta come me non è passata inosservata l' estrema limpidezza di un Sencha first flush che mi era stato regalato: la trasparenza e il colore mi hanno letteralmente affascinato. Non ho potuto fare test incrociati con altre acque, ma immagino di aver perso molto...lo avverto già con i tè neri che hanno bisogno di meno attenzioni. Sarà per la prossima volta :-)
Purtroppo per me, il cioccolato è andato in vacanza da un pezzo, dopo la prima ondata di caldo romano. Mi hai fatto ricordare di quando nelle etichette dei cioccolatini si leggeva che " l' eventuale patina bianca non pregiudica le qualità del prodotto ", chissà chi aveva avuto l' idea di scriverlo...Però andrò presto in vacanza in Sicilia, dove conto di passare allo scan tutte le pasticcerie che offrono torte Setteveli !

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti inanzitutto prima voglio inseririre questo testo e conseguentemente vi posterò la mia soluzione.
Bottiglie di plastica? Cancro prostatico
Maurizio Blondet - 05/04/2006
Tratto da www.effedieffe.com

Il bisfenolo A è una sostanza ampiamente usata per le bottiglie in plastica, il sottile film interno alle scatolette di cibi conservati, le tettarelle per lattanti e le confezioni alimentati.
Se ne producono annualmente 2,8 milioni di tonnellate.
A quanto pare, già si sapeva che questa sostanza contaminava gli alimenti con cui veniva a contatto, ed era sospettata di alterare gli ormoni sessuali umani.
Ma ora uno studio ha scoperto che è collegata col cancro alla prostata.
In particolare, l'assunzione nella dieta umana di quantità piccole ma costanti di bisfenolo è particolarmente pericoloso nelle donne in gravidanza, alterando in modo cruciale, ma invisibile, lo sviluppo dei neonati.

La sostanza provoca infatti alterazioni microscopiche nella prostata del feto, che non sono riscontrabili alla nascita.
Gli effetti si fanno sentire con gli anni, nella terza età, con ipertrofia delle prostata e tumore.
Le alterazioni possono causare anche malformazioni dell'uretra.
In Italia si registrano ogni anno 11 mila nuovi casi di cancro prostatico, e 6.300 morti per questa patologia: è la seconda causa di morte per cancro negli uomini, dopo il cancro al polmone.
Il 60% dei casi è concentrato nel nord del Paese, evidentemente più «avanzato» e quindi più esposto al bisfenolo.

Nell'ancor più «avanzata» Gran Bretagna, che ha una popolazione pari a quella italiana, i casi nuovi di cancro alla prostata sono 27 mila all'anno.
Il fatto è che il bisfenolo è un estrogeno-simile, che «mima» l'ormone femminile.
Piccolissime quantità di questa plastica bastano dunque, nella vita fetale, a scombinare il sistema genitale dei maschi.
La scoperta è dovuta all'equipe del professor Frederick vom Saal, che lavora all'Università del Missouri.
Il gruppo ha somministrato a topine gravide piccolissime quantità di bisfenolo-A, mentre ad altre cavie è stato somministrato in pari quantità dell'estradiolo, l'ormone usato nella pillola contraccettiva.

Il test mirava a verificare se certi danni alla prostata del neonato avvenivano quando la madre, prendendo la pillola, restava accidentalmente incinta. Invece la prova ha dimostrato che entrambe le sostanze alteravano la prostata: e in quantità minime, molto minori di quelle che gli esseri umani ingeriscono bevendo dalle bottiglie di plastica.
E gli italiani sono i massimi consumatori mondiali di acqua cosiddetta minerale: 184 litri a testa, per una spesa di circa 500 euro all'anno a famiglia (i tedeschi non arrivano a 145 litri ). Spesso quest'acqua proclamata «minerale» viene dall'acquedotto comunale; ed è di sicuro peggiore, perché contenuta in bottiglie quasi sempre di plastica.

Maurizio Blondet

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
bibliotèq ha detto...

Caro Alessio mi spiace ma ho dovuto cancellare il tuo post in quanto in questo blog tutto è permesso tranne fare pubblicità. Ti ringrazio per quello che hai scritto sulle bottiglie di plastica, sono perfettamente d'accordo che se si possono evitare meglio è. Sui modi per filtrare l'acqua del rubinetto puoi scrivere tutto quello che vuoi ma non dare i tuoi numeri o fare pubblicità a marche specifiche. Grazie ancora. Claudio

Anonimo ha detto...

Studio da qualche anno i problemi relativi all'acqua sia di rubinetto sia x quanto riguarda le minerali... e devo dire che ho letto molte inesattezze in cio' che viene scritto ( scusate ma nn si tratta di saccenza) .
Senza dilungarmi troppo vi consiglio di comperare un libro abbastanza economico che tratta l'argomento " Qualcuno vuol darcela a bere , Acque minerali uno scandalo sommerso" Di Giuseppe Altamore editorialista di Famiglia Cristiana. Li' troverete molte risposte alle Vostre domande.
Alcuni flash .. Sapete quanto sta l'acqua dentro la bottiglia di plastica?? 2 anni Sapete che vendere acqua minerale in bottiglia di plastica lasciata precedentemente al sole e' reato penale?.. ( indovinate perche' e rammentate quante volte l'avete vista esposta al sole) Sapete che viene controllata chimicamente ogni 5 anni?????? Sapete che contiene concentrazione di arsenico in quantita' molto superiore all'acqua di rubinetto? E che il fluoro e l'alluminio nn hanno limiti?? E gli effetti che hanno sul nostro fisico??? Sapete che il Bisfenolo a e' una sostanza che e' contenuta nella plastica ?? e gli effetti??? Potrei dilungarmi molto oltre.. per ora vi lascio un saluto

bibliotèq ha detto...

Carissimo Anonimo hai ragione, questo non è un articolo tecnico ma solo un post scritto per capire quale è l'acqua migliore per un tè. Su tutto il resto abbiamo messo dei riferimenti a siti che si occupano di acqua, e sui problemi di conservazione sono perfettamente d'accordo con te, troppo spesso si vedono al sole carichi di acqua e di altre derrate alimentari ( che dire delle scatolette o l'olio tenuto sotto il sole in estate?). Dato che è da tanto che studi queste problematiche ti saremmo tutti grati se ci informi visto che anche tutti noi siamo molto interessati al problema. Ti ringrazio moltissimo! Se possibile lasciaci scritto anche il nome, non è bellissimo iniziare un post con scritto caro Anonimo. Tanto non censuro nessuno ( ammesso che non faccia pubblicità).
A presto.

Anonimo ha detto...

HO SCOPERTO QUESTA MATTINA PER CASO IL SITO E DEVO DIRE CHE L'HO TROVATO MOLTO INTERESSANTE.

DA POCHISSIMO HO INIZIATO AD AVERE UNA PASSIONE PER IL THE E NEL CERCARE INFORMAZIONI MI SONO IMBATTUTO IN VOI.
HO NOTATO CHE LO STESSO FATTO CON ACQUA DEL RUBINETTO E FATTO CON ACQUA IN BOTTIGLIA DI VETRO E CON UN RESIDUO FISSO BASSO VENIVA MOLTO MEGLIO ED ERA MOLTO PIU BUONO.FORSE NON SARO ESPERTO COME VOI,VISTO CHE QUEST ONDATA DI PASSIONE DEL GUSTO MI HA APPENA ABBRACCIATO.
HO PROVATO CON ALTRE ACQUE IN BOTTIGLIE DAI RESIDUI PIU DISPARATI E MI SONO ACCORTO CHE IN ITALIA ESISTE UNA SCARSISSIMA INFORMAZIONE SCIENTIFICA SU QUESTO BENE,L'ACQUA,COSI VITALE PER NOI E LA NOSTRA FISIOLOGIA.TUTTI PENSANO CHE L'ACQUA è UGUALE...MA NON è COSI...CI SONO ACQUE E ACQUE BASTA LEGGERE L'ETICHETTA.

SCUSATE FORSE SONO USCITO DAL DISCORSO THE,MA CIO ERA PERCHE INNANZITUTTO PENSO CHE BISOGNA CAPIRE CON CHE ACQUA FARLO,E PER LA MIA ESPERIENZA MI SA CHE LA MIGLIORE SONO LA PLOSE O LA VALVERDE CHE HANNO UN BASSO RESIDUO FISSO,SONO MOLTO LEGGERE E AIUTANO L'ORGANISMO A PURIFICARSI MAGGIORMENTE,IN PIU HANNO LA BOTTIGLIA IN VETRO PER EVITARE QUELLO CHE VENIVA DETTO SULLA PLASTICA E SUL BISFENOLO-A.HO PROVATO ANCHE DA UNA CONOSCENTE ACQUA OSMOTIZZATA CON UN DEPURATORE E DEVO DIRE CHE VIENE PROPRIO BENE IL THE E SI RIESCE AD AVERE DALLA RETE DI CASA UN OTTIMA ACQUA MOLTO SUPERIORE A MOLTISSIME BOTTIGLIE.AVETE DEI CONSIGLI DA DARMI?SU ALTRE ACQUA CON BASSO RESIDUO O DI QUALITA MAGGIORE?
CIAO A TUTTI

bibliotèq ha detto...

Non è per fare pubblicità ma io uso la Sant'Anna di vinadio, la Levissima e la Cime Bianche ( sempre di vinadio). Ogni tè ha la sua acqua, se scarichi la mia carta dei tè sul mio sito troverai che ad ogni tè ho messo le caratteristiche dell'acqua con cui farlo ( www.biblioteq.it).
A presto.
Claudio

rumisufi ha detto...

l'acqua migliore per il tè, a detta degli esperti, è la LEVISSIMA...e confermo dopo averle provate quasi tutte...

Ale ha detto...

Ciao! Nonostante la sezione "Acqua" sia molto esaustiva, vorrei ripotare la mia esperienza. Ho sempre utilizzato acqu del rubinetto ma, trovando l'acqua di Roma piuttosto dura, alla fine ho optato... si può dire?... per la Levissima.
L'infuso, sia tè verdi che tè neri, ne ha beneficiato in potivio sotto tutti gli aspetti (colore più limpido e brillante, sapore nettamente esaltato e, forse è solo suggestione, più "puro").
Un giorno però, non trovando quella marca al supermercato, opto per la Panna, tanto che sarà mai!!
Sorpresa: uno dei miei tè preferiti (Sencha Fukuyu) non era più lui, colore pallido ma soprattutto sapore... praticamente nessuno!!!
Morale,se ancora ce ne fosse bisogno, per fare un buon tè è ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALE una buona acqua!
Ciao a presto, Alessandro