08 giugno 2005

Il tè giallo

Ne avevo letto qualcosa sul libro "La via del tè" e mi aveva incuriosito, l'ho cercato in giro ma l'ho trovato solo in un negozio in Italia ( ad un prezzo assurdo) lo provai e ne rimasi deluso; sono passati degli anni e ho aperto un negozio di tè, nessuno dei fornitori ne aveva fino a che, per caso, sono stato contattato da un ufficio governativo cinese ed ho iniziato ad importarne.
Ho letto svariate ipotesi di come si produce questo tè, la più affermata è che subisce un doppio processo termico che gli conferisce una leggera velatura gialla, se qualcuno ha delle notizie precise gli sarei grato se me ne mettesse al corrente ( i cinesi sono un macello quando gli richiedete informazioni particolari).
comunque in degustazione ho notato che hanno tutti una magnifica nuances di nocciola fresca, il colore in tazza tende ad un giallo pallido per lo Huo Shan Huang Ya ( fatto solo di gemme) e l'ambra chiaro quasi a ricordare un Darjeeling first flush del Rou Xiang ( pressato).
Persistenza e morbidezza incredibili, non diventano mai amari e si prestano a più infusioni, il Rou Xiang va molto bene abbinato a formaggi a pasta molle.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

sarei molto interessata a ricevere notizie sulle proprieta di questo the.e' vero che e piu antiossidante degli altri? dove lo posso trovare?sono di milano ma posso procurarmelo ovunque...grazie

bibliotèq ha detto...

Cara Laura, non credere molto a quello che si legge circa tutte le proprietà del tè, è indubbio che è un alimento che fa bene ma i media stanno esagerando. Il tè verde ( ed il giallo è un verde che subisce una particolare lavorazione) è sicuramente ricco in antiossidanti ma non ci sono significative differenze fra tè e tè, o meglio nel risultato in tazza le differenze sono minime.
Io sto importando dei tè gialli e presto inizierò a distribuirli anche in negozi di altre città, se vuoi dai un'occhiata alla mia carta dei tè sul mio sito www.biblioteq.it.
ps in Italia per ora solo un libro parla un pò del tè giallo ed è "La via del Tè" ed. il corbaccio.

Anonimo ha detto...

Ciao sono Francesca
oggi ho assaggiato il Rou Xiang,che sorpresa!! Pensavo che il tè giallo fosse simile al verde come sapore,invece è assolutamente diverso.Anch'io ne avevo sentito parlare solo nel libro La via del tè.L'ho trovato..denso,ricco con un gusto che persiste nel palato (identificare i retrogusti e i profumi non mi riesce facile come a un sommelier!)
Dopo proverò anche l'altro, l'Huo Shan ecc. ecc.L'unica pecca di questi tè sono i nomi,faccio una fatica a ricordarli,non potrebbero dargli dei nickname???
DOmani parto,mi porterò via una scorta di tè,chissà che tè bevono in Australia!
Buone vacanze

bibliotèq ha detto...

Sarebbe divertente avere dei nickname per i tè ma c'è già tanta confusione... dovremmo indire una costituente mondiale per rinominare tutti i tè, il Rouxiang io lo chiamerei "osso giallo" per via della forma 8 in realtà ho un cliente che lo chiama così e mi diverte molto).
In Australia dovresti trovare molto honeybush, di tè... non so!
Mandaci notizie!!!

danny ha detto...

potrebbe essere una buona idea fare il tè rosso con lo zenzero? rispondi subito

danny ha detto...

danielebaldassarre@hotmail.it
potrebbe essere una buona idea aggiungere al tè rosso dello zenzero? rispondi subito

bibliotèq ha detto...

bè zenzero e tè vanno sempre d'accordo, e in questo caso lo zenzero potrebbe aiutare a "smorzare" un pò il sapore del tè rosso (se intendi il Pu Erh).
ps non sempre posso rispondere subito.